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venerdì 28 agosto 2009

DecaNation de Paris: Alessio Guarini torna in Azzurro

Seconda convocazione in Nazionale Assoluta dell'anno per Alessio Guarini.
Dopo il titolo Italiano di salto in lungo vinto a Milano all'inizio del mese, con questa chiamata in maglia azzurra, si suggella per lui una grande stagione 2009.
L'occasione è di quelle importanti, il DecaNation di Parigi è alla quinta edizione e annovera tra le squadre nazionali invitate il fior fiore dell'atletismo mondiale. Oltre alla squadra transalpina e alla nostra si presentano allo stadio Charlèty di Parigi il 9 settembre: Cuba, Germania, Finlandia, Russia, Spagna e Stati Uniti.
Quel giorno saremo tutti a tifare per Alessio e ci auguriamo lo facciano anche i cronisti della televisione Italiana, chissà se ne avranno il tempo, impegnati come sono ultimamente a denigrare la specialità del "nostro" salto in lungo, orfana ormai da due anni del fenomeno italo-americano.

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lunedì 24 agosto 2009

L'atletica italiana in ginocchio a Berlino

Si chiudono oggi i mondiali di Berlino e all’Italia resta un sapore amaro in bocca. Intendiamoci, il mondiale in sé è stato magnifico da seguire ed è sempre emozionante guardare le gare, qualsiasi sia la bandiera sventolata dal vincitore. Però un medagliere completamente vuoto e una classifica che ci vede al 19° posto su 22 lascia molti punti interrogativi a cui rispondere.
Il presidente della federazione invoca una riflessione. Probabilmente più che una riflessione è ora di cominciare a puntare il dito e, senza grandi clamori e denuncie, indicare qualche responsabile di questa carneficina.
Certo non spetta a noi accusare e non abbiamo ricette pronte in tasca. Però sono anni che si parla di riflessioni e di atletica in crisi e non si vedono all’orizzonte proposte concrete.
L’atletica è in crisi, lo sappiamo, lo vediamo tutti i giorni quando entrando nelle scuole vediamo che i ragazzini non la praticano più. Lo sport, quello vero, è in crisi. Perché anche il calcio è entrato in un meccanismo malato che non possiamo più chiamare sport. L’Italia stessa è in crisi, quella economica che non permette alle istituzioni di investire sullo sport, perché ci sono altre priorità.
E allora senza guardare ai massimi sistemi possiamo almeno occuparci del nostro orticello e chiederci se il meccanismo delle squadre militari non sia ormai scoppiato. E soprattutto chiederci cosa fa la Federazione per aiutare le società civili, quelle che fanno l’atletica senza soldi e che crescono e coltivano i ragazzini fin dalla scuola elementare? Come si manda avanti una società sportiva che vive di volontariato e ogni anno rischia la chiusura, quando non ci sono impianti, attrezzature, dirigenti e spesso anche tecnici?
Non è compito nostro rispondere a queste domande. Sarebbe compito dei dirigenti, provinciali, regionali e nazionali. Dirigenti che in buona sostanza sono stati confermati alle recenti elezioni e che forse sarebbe ora che facessero un esame di coscienza.
Hanno fatto, per carità, ma probabilmente non abbastanza. E questo non lo diciamo noi, ma il medagliere di Berlino.

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domenica 2 agosto 2009

Guarini campione italiano

Sulla pista dell’Arena Napoleonica di Milano, storico santuario dell’atletica italiana, si sono svolti nel weekend i Campionati Italiani Assoluti di Atletica Leggera.
Alessio Guarini ha vinto il titolo tricolore con un salto di 7,84 metri che lo ripaga di tutte le sfortune passate.
Un titolo che arriva a sorpresa, se consideriamo i vari infortuni che lo avevano penalizzato nelle utlime stagioni, ma che non è del tutto inatteso. Quella maglia azzurra indossata quest'anno e quel 7.76 che ha portato via il record sociale al grande Lega erano segni premonitori.
Alessio ha risolto in extremis il fastidio al ginocchio che era tornato da qualche mese e, grazie anche alla collaborazione con lo staff medico della federazione, si è potuto presentare in forma in pedana a Milano.
Già al secondo salto Alessio ha tirato fuori dal cilindro quel 7.84 che è carico di significati:
Intanto c’è la magia del vento, stranamente calmo durante il salto di Alessio (+1.0) in un pomeriggio caratterizzato da raffiche piuttosto generose. Poi c’è la soddisfazione di staccare il secondo classificato di oltre 25cm (7.58 con vento +3.3 il salto della medaglia d’argento). E infine ci sono quegli 8cm che si aggiungono sia al record personale di Alessio, che al primato sociale della blasonata V nera.
Così anche Alessio scrive il suo nome tra gli atleti Virtussini che hanno vinto già oltre 100 Titoli Italiani, l’ultimo dei quali datato 1979 ad opera di Mario Lega, sempre nel salto in lungo, al quale Guarini ha tolto quest’anno il primato societario.
Di nuovo un titolo italiano assoluto ha preso la strada di Bologna, gli ultimi vinti qualche anno fa da un atleta bolognese sono quelli della neo mamma Ester Balassini, ancora primatista italiana nel lancio del martello.
L’ultimo segno importante che questo titolo porta con se è custodito nella V nera sul petto del vincitore. Nel panorama dell’atletica agonistica italiana, dove prevalgono ampiamente le squadre militari, non è facile trovare una società civile sul primo gradino del podio. E ciò valorizza un lunghissimo lavoro incentrato sul trattenere a Bologna i migliori prospetti dell’atletica Bolognese.
Noi ci crediamo e queste sono le soddisfazioni più belle.
Dai Alessio, che gli 8 metri sono lì che arrivano!

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