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giovedì 19 gennaio 2012

Come eravamo

Tante sono le storie che si intrecciano dell’atletica leggera, poiché sono tante le storie di vita di chi pratica, vive e respira l’atletica. Uno sport che comporta ore di allenamento settimanale nella durissima preparazione invernale, traccia dei solchi indelebili nelle nostre vite e non può certo mancare di momenti “memorabili”
Invitiamo tutti i nostri tesserati, atleti, tecnici, dirigenti, ad inviarci un breve ritratto di un qualche bel ricordo che ha segnato la loro vita sportiva.
Marcello Martinelli, un ex virtussino di ottimo livello (Marcello vanta un eccellente 9’48.2” sui 3000 siepi, nonché 4’00”1 sui 1500 e 1’58”5 sugli 800 metri), ci ha riportato un paio di aneddoti che vale la pena ricordare.

Il primo di questi è ambientato alla stazione ferroviaria di Bologna nel 1979: i ragazzi della Virtus Bologna, più o meno una quindicina, dovevano prendere il treno per andare a gareggiare a Forlì; tutti disciplinatamente in fila (una fila interminabile!) alla biglietteria, ben presto i ragazzi bianconeri capiscono che il treno, partente da lì a 5 minuti, sarebbe probabilmente andato perso; la situazione viene allora presa in pugno dal Prof. Paolone: questi, con il suo vocione che non passava inosservato, ha attirato l’attenzione su di sé dicendo:”Ascoltate…i ragazzi della Virtus sono in ritardo e devono assolutamente prendere questo treno…grazie a tutti!” e senza aggiungere nient’altro ha evitato tutta la fila!

Nei prossimi giorni un secondo aneddoto che ci ha regalato sempre il nostro Marcello Martinelli.

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